Il vino italiano continua a crescere all’estero: nei primi sei mesi del 2019, l’export del vino made in Italy ha raggiunto i 3 miliardi di euro in valore, segnando un +3,1% rispetto all’anno precedente. Le ragioni trainanti sono Veneto, Piemonte, Toscana e Trentino Alto Adige, coprendo insieme il 76% del totale di valore dell’export italiano. Aumenti consistenti sono stati registrati per le vendite in USA e Germania, oltre che Francia, Russia e Giappone. Vediamo insieme quali vini sono maggiormente richiesti all’estero, in che paesi e come fare per vendere vino italiano oltre confine.

Vini italiani più amati all’estero

Simbolo di eccellenza e di qualità,  i vini italiani rappresentano una vera e propria bandiera del Made in Italy apprezzata in tutto il mondo. Tra i vini italiani più amati all’estero, i rossi occupano il post d’onore, in particolare quelli toscani e piemontesi, ma senza tralasciare i bianchi e le bollicine. Il Barolo è sicuramente uno dei vini italiani più amati all’estero: un rosso corposo dal profumo intenso e dal sapore robusto, invecchiato in botti di rovere per almeno due o tre anni, perfetto in abbinamento con carni rosse, brasati e formaggi stagionati. Il Brunello di Montalcino, rosso toscano prodotto esclusivamente nel comune di Montalcino è conosciuto in tutto il mondo per la sua eccezionale qualità. Invecchiato molto a lungo, vanta sentori aromatici dal fruttato al sottobosco, rendendo questo vino perfetto in abbinamento a selvaggina e funghi.

Non passano di certo inosservati anche il Chianti Classico, l’Amarone della Valpolicella e il Cannonau, famoso vino sardo, dal sapore pieno e ricco, con sentori fruttati e speziati, da abbinare a dessert e macedonie. Fra i vini bianchi, conosciuto in tutto il mondo per il suo gusto fresco e sapido da sposare principalmente con crostacei e piatti di pesce, troviamo il Fiano di Avellino, vino bianco campano. Per concludere, andando sulle bollicine, tra i vini italiani più famosi al mondo troviamo il Franciacorta, prodotto con il metodo della rifermentazione in bottiglia, ha ottenuto il riconoscimento della DOCG. Caratterizzato da una spuma ricca e un perlage raffinato e persistente, il Franciacorta è prodotto in diverse versioni (Bianco, Rosé e Satèn), che lo rendono perfetto per ogni occasione.

Dove vendere vino italiano all’estero?

Come anticipato, gli Stati Uniti fanno registrare dati molto positivi per l’acquisto di vino italiano. I vini fermi in bottiglia sono fra i più richiesti, con un incremento del 5% in termini di volume rispetto allo scorso anno. Gli spumanti, i più amati dagli statunitensi, hanno visto un aumento del 20% in volume. Anche il mercato canadese fa registrare ottimi dati, soprattutto per quanto riguarda le bollicine italiane.

In Europa, il Regno Unito è il paese che fa registrare il maggiore aumento delle importazioni di vino, in particolare le vendite di Prosecco sono aumentate del 53%. Buone notizie anche dalla Svizzera, dalla Russia e dalla Germania. L’Oriente non è da meno, in Giappone le importazioni di vino italiano aumentare del 5%; i cinesi amano molto i vini rossi, preferiti rispetto a quelli bianchi, per una questione culturale. Generalmente, le aziende italiane che si aprono a mercati esteri per la prima volta, tendono a guardare ai paesi più vicini geograficamente e per cultura. Tuttavia, ciò non significa che dovremmo escludere i paesi più lontani o sconosciuti.

Come esportare vino italiano all’estero?

Avviare un processo di internazionalizzazione per un’impresa italiana può rappresentare una grande opportunità di successo e di crescita. Vista la domanda sempre crescente di vino italiano all’estero, molte cantine decidono di aprirsi a mercati oltre confine. Per iniziare ad approcciare un mercato straniero, sono necessari alcuni step fondamentali. Vediamoli insieme.

Mercato target

Il primo passo è decidere su quali paesi puntare. Per farlo, è necessaria un’attenta analisi di mercato che ci mostri le reali possibilità di guadagno, oltre che l’eventuale concorrenza che il nostro prodotto troverà. Conoscere il mercato di destinazione, oltre che gli usi e i consumi dei clienti finali è infatti fondamentale per una strategia di successo. L’assenza di un business plan mirato può portare a gravi perdite economiche. La scelta del paese che si decide di approcciare deve essere mirata e attenta, tenendo conto di alcuni fattori come la distanza geografica, le tradizioni locali, la lingua e le eventuali limitazioni legislative per la vendita di bevande alcoliche.

Strategia Marketing

Una volta individuato il paese in cui si desidera vendere il proprio vino, è necessario preparare una strategia di comunicazione efficace per attirare l’interesse di potenziali clienti. Si dovrà preparare del materiale pubblicitario nella lingua del paese di destinazione, oltre che avere un sito web ed etichette di ogni prodotto tradotte. Si dovrà essere pronti ad affrontare persone che non parlano la stessa lingua e hanno una cultura diversa. Nella descrizione di ogni vino quindi, non si dovrà essere troppo territoriali o legati ad abbinamenti culinari italiani. Sarà inoltre necessario conoscere le abitudini del luogo ed eventuali tradizioni, per evitare di comunicare messaggi offensivi o errati.

Strategia Commerciale

Una volta che si sono individuati potenziali clienti grazie alla strategia di marketing, si dovrà passare alla vendita vera e propria. Questa dovrà essere fatta da persone competenti che sappiano valorizzare il prodotto che vendono, promuovendone l’unicità e l’esclusività. Si dovrà decidere il prezzo a cui vendere, elemento che dovrà tenere conto dei costi di produzione, della concorrenza, del territorio e del trasporto. La strategia commerciale deve includere anche tutti i permessi e tutte le registrazioni necessarie per esportare. Alcuni paesi ad esempio richiedono il numero REX (registrazione di esportazione) che permette ai clienti di risparmiare sui dazi. Ogni paese prevede poi alcune documentazioni come il certificato di origine o delle analisi particolari. Ci sono paesi inoltre dove l’acquisto di vino è gestito da monopoli e per poter vendere è necessario partecipare a tender nazionali.

Conoscere bene la burocrazia del mercato estero in cui si intende vendere i propri prodotti è fondamentale: il rischio di commettere errori è molto alto e così facendo il proprio prodotto rischia di rimanere in qualche magazzino doganale per mesi diventando imbevibile. Affidarsi ad un’agenzia per avviare un processo di internazionalizzazione d’impresa significa scegliere dei professionisti competenti che hanno esperienza pregressa e conoscenze burocratiche, linguistiche e culturali.

Se hai una cantina e desideri vendere il tuo vino all’estero, contattaci subito.