Essendo da sempre conosciuti e apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità, i prodotti made in Italy sono sempre più richiesti sul mercato internazionale. Grazie a questi dati incoraggianti, in molti imprenditori è nata la voglia di espandere il proprio business all’estero: nel nostro articolo vedremo quali sono i vantaggi dell’esportare i proprio prodotti oltre confini e quali sono i rischi che l’azienda italiana può trovarsi ad affrontare.
Quali sono i prodotti italiani più esportati?
Abbigliamento, automazione, arredamento e alimentare sono i quattro settori in cui si registrano i tassi più alti di esportazione. La moda italiana si sa essere conosciuta in tutto il mondo, stilisti come Dolce & Gabbana, Armani e Valentino hanno i loro seguaci a livello mondiale. Non solo abbigliamento però, anche i produttori di orologi e occhiali, specialmente quelli artigianali, vantano un’ampia schiera di clienti internazionali. Le case automobilistiche e motociclistiche italiane come Fiat, Ferrari, Lamborghini e Ducati, sfornano prodotti molto richiesti all’estero e alcuni brand rappresentano il vero e proprio lusso italiano esportato in tutto il mondo.
Per quanto riguarda l’arredamento, troviamo i mobili di design e i complementi di edilizia come i due prodotti di arredamento più esportati. Tra i brand più conosciuti troviamo sicuramente Guzzini e Alessi con i loro mobili sia in stile antico che contemporaneo. Infine, anche le piastrelle in ceramica, grazie alla loro funzionalità oltre che estetica, sono molto desiderate in molti paesi esteri. Ultimo, ma non per importanza, il settore alimentare, dove l’attenzione alle materie prime e la cura del processo produttivo rendono i nostri formaggi, salumi e vino alimenti amati da tutta la popolazione mondiale. Vertice della piramide dell’export italiano troviamo la regina del paese: la pasta.
Cosa è necessario sapere per esportare prodotti all’estero?
La prima cosa da sapere è che il mercato non segue le stesse leggi ovunque: è necessario quindi eseguire una ricerca approfondita sulle varie norme vigenti e sui dazi doganali. Se decidi di restare all’interno dell’Unione Europea non ti dovrai preoccupare della dogana godendo della libera circolazione delle merci, ma se decidi di esportare i tuoi prodotti in Cina, ad esempio, devi conoscere le complesse leggi che regolano il passaggio alla dogana.
Il secondo passo è conoscere il mercato in cui si intende esportare i propri prodotti attraverso un’analisi di mercato che ci darà un altro grande elemento da analizzare: la concorrenza. È necessario infatti valutare attentamente i prezzi e i prodotti da proporre in base a ciò che ci aspetta e alla percezione del consumatore finale per poter adottare un’adeguata strategia di mercato. È utile sapere quando imprese locali e quante straniere ci sono, quali sono i volumi dell’import-export del paese, che strategie commerciali si adottano e quali sono le politiche locali su prezzi e prodotti.
Trovare un importatore o distributore interessato ai nostri prodotti è il terzo passo da fare, nonché quello più complesso. È fortemente consigliato affidarsi a persone esperte che sappiano esattamente come interporsi fra l’azienda italiana produttrice e il distributore estero. In questa fase infatti potrebbe essere necessario effettuare diversi viaggi all’estero per incontrare personalmente il referente del paese di destinazione, è fondamentale conoscere a menadito la lingua estera in cui si intende trattare ed è necessario avere ampie competenze in ambito burocratico, logistico e culturale.
L’azienda italiana che intende percorrere questo cammino, deve infine essere pronta ad investire tempo e risorse in una buona strategia di web marketing per promuovere e pubblicizzare i propri prodotti e in grado di suscitare interesse nel potenziale cliente. L’internazionalizzazione richiede molta disponibilità di tempo ed energie se effettuata direttamente dall’azienda produttrice, per questo motivo, affidarsi ad un export manager professionista e competente ti garantirà risultati concreti e duraturi.
Quali sono i vantaggi di vendere all’estero?
Come anticipato, il made in Italy è un marchio di qualità indiscussa in molti settori dell’industria e vendere all’estero può essere una grande opportunità di crescita aziendale ed economica per molte realtà produttrici italiane. In primis, è scontato che più vendi, più fatturi. Per far sì però che la tua strategia sia efficace, è necessario procedere in modo prudente e moderato, analizzando i prodotti, il mercato, i competitor e stabilire una strategia commerciale mirata.
Grazie al confronto con concorrenti internazionali, l’azienda italiana potrà godere di numerosi stimoli in grado di portarla ad un livello di qualità successivo, che farà crescere il brand in modo significativo. Inoltre, ampliare il proprio portfolio di utenti ti permetterà di creare una rete di relazioni commerciali con diversi interlocutori, espandendo significativamente il tuo business. Durante la crisi dello scorso decennio, i dati dimostrano che le aziende italiane rimaste in positivo, sono quelle che sono state in grado di vendere all’estero con successo.
In molti paesi esteri inoltre, il reddito medio della popolazione sta aumentando di anno in anno e si sta andando a formare una classe media che ambisce anche ai prodotti di importazione: il numero di clienti interessati al Made in Italy sta aumentando sempre di più. Il governo italiano inoltre, supporta le esportazioni mettendo a disposizione molti strumenti e contributi che permettono alle aziende italiane di recuperare parte dei soldi investiti per vendere all’estero.
Quali sono i rischi di vendere all’estero?
La vendita all’estero può celare però anche tanti rischi. In primis, la distanza fisica e culturale fra l’azienda italiana e il cliente estero. Così come la distanza fisica si può accorciare con un incontro d’affari, la distanza culturale è più difficile da colmare. Comprendere il modo di pensare e lavorare degli importatori/distributori esteri è fondamentalmente per instaurare un legame proficuo e duraturo. Esprimere le proprie intenzioni e portare avanti una trattativa commerciale nel modo giusto è molto importante. Affidarsi ad un export manager esperto vuol dire avere una persona che conosce in modo fluente la lingua estera e ha ottime doti commerciali e comunicative.
In secondo luogo è indispensabile, come anticipato, conoscere le leggi che regolano l’importazione e la distribuzione del prodotti italiano in questione nel paese di destinazione. Esistono infatti numerose regolamentazioni che controllano le modalità di vendita in ogni nazione: l’export manager ha competenze burocratiche e legali che eviteranno qualsiasi errore nelle operazioni di vendita.
In conclusione, vendere all’estero può essere un grande vantaggio per le aziende italiane produttrici, ma se fatto nel modo giusto. Commettere un errore può portare a ingenti perdite economiche. Affidarsi ad una persona qualificata garantirà il successo del processo di internazionalizzazione. Se hai un’azienda che desidera distribuire i propri prodotti su mercati esteri, contattaci subito: i nostri esperti procederanno con un’analisi del prodotto e del mercato di destinazione per ideare una strategia commerciale efficace.