L’Italia è da sempre conosciuta per il mangiar bene: il settore alimentare ha permesso al nostro paese di emergere a livello mondiale. Ma, oltre a pasta, vino e formaggio, sono le calzature a far distinguere il bel paese a livello mondiale.  Le scarpe italiane sono infatti un’icona del Made in Italy: l’Italia è il terzo produttore di calzature all’interno dell’Unione Europea con i suoi 77 000 addetti e il terzo esportatore al mondo in termini di valore. Classiche o sportive, da uomo o da donna, le scarpe italiane hanno conquistato il pubblico internazionale. Grazie all’ottima qualità dei prodotti e all’attenzione altissima per la moda, le calzature italiane riscuotono successo in ogni angolo del globo, segnando numeri a sei cifre per quanto riguarda l’export.

Artigianato di qualità

Aziende venete, lombarde ed emiliane hanno fatto registrare un ottimo 20% dell’intera categoria (calzature, abbigliamento e fabbricazione di articoli in pelle e simili) grazie alla loro arte del saper fare bene. Il mercato internazionale è spesso spietato e non fa sconti a nessuno, ma gli abili artigiani e designer italiani sanno bene come difendere il proprio lavoro portando avanti la bandiera della qualità. Le calzature italiane rappresentano l’essenza della raffinatezza e dell’eleganza, oltre che essere una grande garanzia nel commercio.

L’eccellenza calzaturiera italiana non è rappresentata solamente dai grandi marchi del mondo della moda, ma anche da piccole realtà imprenditoriali. Spesso infatti troviamo aziende a conduzione familiare che portano avanti antiche tradizioni alla base dell’artigianato di qualità che produce pezzi di grande qualità con competenze e maniacale attenzione. Sono i dettagli a fare la differenza: le scarpe italiane sono diventate famose nel mondo regalando al paese importanti riconoscimenti, parlando di stile italiano inimitabile. 

Calzature italiane all’estero

Pochi erano pronti a scommettere che l’artigianato italiano delle calzature sarebbe sopravvissuto alla pesante concorrenza che offre qualità inferiore, ma prezzi più vantaggiosi. Contro ogni pronostico invece, le scarpe made in Italy hanno schiacciato persino i più grandi esportatori godendo di ottima salute: si tratta di una vera e propria conferma del mercato delle calzature sia in Italia che all’estero. L’export rappresenta infatti l’80% della produzione e sono sempre più in aumento le aziende italiane che esportano più del 50% della produzione. I paesi maggiormente interessati alle nostre calzature sono Germania, Svizzera, Francia, Stati Uniti e Russia.

I marchi italiani simbolo di eleganza, lusso e moda sono molti e tra i più conosciuti troviamo indubbiamente Gucci, Prada, Armani, Ferragamo, Nero Giardini e tanti altri. Oltre a brand così noti, esistono però anche realtà che continuano produzioni di nicchia, attirando a sé sempre più interesse da parte di consumatori esteri. Le piccole eccellenze mondiali che operano nelle vesti di piccoli o medi imprenditori che garantiscono sempre il massimo sotto diversi aspetti, restano uno dei punti di forza del nostro paese.

Esportare: passo dopo passo

Come abbiamo già visto, i dati sull’export di calzature sono molto positivi e sono diversi i paesi esteri che ci possono offrire grandi opportunità di crescita. All’estero, non vengono richiesti solamente grandi marchi noti, ma viene valorizzato e apprezzato anche l’artigianato delle piccole e medie realtà. L’internazionalizzazione non è quindi riservata solamente a famosi brand, ma accessibile a qualsiasi azienda. Il processo di espansione oltre confine però, deve esse eseguito con attenzione, cura e competenza per far sì che sia un successo e non una perdita in termini economici e di tempo. Vediamo insieme passo dopo passo, gli step principali per avviare un processo di internazionalizzazione d’impresa.

Step 1: Analisi di Mercato

Il primo passo da compiere è un’attenta e dettagliata analisi di mercato a tutto tondo in cui ci focalizzeremo sul nostro prodotto, così come sul mercato di nostro interesse e sulla concorrenza.  Scegliere il mercato di destinazione infatti non è così semplice: bisogna valutare alcuni aspetti molto importanti, tra cui la distanza geografica ed eventuali limitazioni legali. Se si decide infatti di esportare oltre oceano ad esempio, dobbiamo pensare che al prezzo di vendita andrà sommato quello del trasporto e degli eventuali dazi doganali da pagare. A questo punto, è fondamentale valutare la concorrenza che ci permetterà di sapere se un prodotto simile al nostro è già presente su quel mercato, a che prezzo e che percezione ne hanno i clienti finali. Dovremo inoltre scegliere il nostro target di mercato e di conseguenza trovare importatori e distributori interessati ad acquistare i nostri prodotti e a rivenderli sul mercato estero.

Step 2: Piano Marketing

Una volta identificato il mercato estero di interesse, come anticipato, dobbiamo trovare distributori interessati ai nostri prodotti. Per farlo, è fondamentale una strategia di marketing efficace che sappia valorizzare il nostro prodotto nel modo giusto, facendone emergere la qualità e l’artigianalità. Non basterà quindi avere un sito web in più lingue, ma saranno necessarie campagne sponsorizzate o Pay per clic, sarà necessario avere un profilo aziendale sulle principali piattaforme social e utilizzare strumenti di comunicazione rapidi ed efficaci come l’email marketing. Dovremo essere in grado di trasmettere il giusto valore e le giuste qualità del nostro prodotto per attirare più clienti possibile, senza commettere alcun errore di comunicazione. È fondamentale quindi conoscere bene la lingua del paese estero che ci interessa colpire e le “regole” culturali per evitare qualsiasi tipologia di fraintendimento o messaggio sbagliato.

Step 3: Vendita e Post Vendita

Una volta trovati distributori interessati ai nostri prodotti, potremo procedere con trattative commerciali mirate alla chiusura del contratto. Dovremo avere ottime capacità comunicative, linguistiche e commerciali. La firma del contratto non è però che l’inizio della vendita, in quanto dovremo assicurarci anche di avvalerci della collaborazione di trasportatori internazionali al bisogno e soprattutto fornire un servizio di post vendita all’altezza della nostra azienda. La nostra azienda dovrà essere in grado di risolvere eventuali reclami o problematiche che possono insorgere in seguito ad una vendita all’estero.

Come abbiamo visto, i mercati esteri possono rappresentare grandi fonti di guadagno e di crescita per aziende italiane produttrici di calzature. Tuttavia, è fondamentale che il processo di internazionalizzazione sia seguito da persone competenti, con esperienza e conoscenze specifiche per evitare ingenti perdite aziendali. Vendere all’estero riserva grandi opportunità, ma nasconde anche tante insidie, per questo motivo affidarsi ad un’agenzia specializzata è la soluzione perfetta per aziende che desiderano risultati concreti ed efficaci.

Se hai un’azienda calzaturiera e desideri aprirti a mercati esteri, contattaci per una consulenza personalizzata.