Sono più di 100 le tipologie di salumi che l’Italia produce, alcune molto note e diffuse, altre meno conosciute, ma ugualmente meritevoli di attenzione e di un assaggio. I salumi italiani sono amati e apprezzati in tutto il mondo: buona parte della produzione nazionale infatti, viene venduta all’estero, segno che anche nel resto del mondo l’eccellenza italiana del settore viene apprezzata e richiesta. 

Quali sono i salumi italiani più apprezzati nel mondo?

Da consumarsi a pranzo, a cena o come antipasto, i salumi italiani mettono tutti d’accordo: oggi si punta soprattutto sulla materia prima selezionata, sull’alimentazione degli animali, sui tempi di stagionatura e sull’assenza di additivi. Ma quali sono i più apprezzati in assoluto oltre confine? 

  1. Prosciutto crudo di Parma: uno dei salumi in assoluto più famosi al mondo, dal sapore dolce e raffinato, intenso, ma delicato. Fondamentale la zona di lavorazione per dare la stagionatura perfetta al prodotto
  2. Mortadella di Bologna: dal profumo inconfondibile, intenso e leggermente speziato, viene realizzata esclusivamente con carne suina e grasso di gola che regala la caratteristica “quadrettatura”
  3. Coppa di Parma: prodotta in diverse province dell’Emilia, è uno dei salumi più antichi esistenti. Viene prodotta utilizzando la parte muscolare del collo del maiale e ha una stagionatura che dura dai 60 ai 90 giorni

Dove si acquistano più salumi italiani? 

La leadership mondiale per le esportazioni di salumi è tutta italiana: a cederci il posto è stata la Germania che paradossalmente ha aumentato gli acquisti dal nostro paese facendo rilevare un incremento del 4% in valore. Anche in Francia i salumi italiani trovano ampio favore, vedendo aumentare gli acquisti del 7%. 

Un altro mercato fondamentale per i salumi del nostro paese è il Regno Unito, che insieme a Francia e Germania rappresenta quasi la metà del valore generato dalle vendite oltre confine. «I salumi italiani – ha dichiarato Raffaele Borriello, Direttore Generale dell’Ismea – vincono il confronto competitivo, pur posizionandosi su una fascia alta di prezzo. Vi sono poi notevoli prospettive di espansione anche in considerazione dell’apertura di due mercati rilevanti, come USA e Canada, a seguito del superamento di importanti barriere sanitarie. È poi interessante anche il caso del Giappone che ha complessivamente ridotto dell’8% gli acquisti dall’estero di salumi, mentre i flussi dall’Italia sono risultati in aumento del 7%».

Negli ultimi 5 anni le esportazioni italiane di preparazioni e conserve suine sono cresciute del 27% in valore fino a raggiungere un valore di quasi 1,38 miliardi di euro. Oltre la metà delle esportazioni è costituita dai prosciutti stagionati, poco meno di un terzo da salami e insaccati e infine i prosciutti cotti con una quota pari al 10% del valore. 

Come vendere salumi italiani all’estero?

Sempre di più, i consumatori sia nazionali che internazionali sono attenti all’italianità del prodotto acquistato, infatti anche nelle confezioni ci sono sempre più informazioni legate alla tracciabilità assieme alle varie diciture “Prodotto in Italia” o similari. Continuare o iniziare a investire nell’export e dell’internazionalizzazione è la strada migliore per i propri profitti, guadagnando anche maggiori fette di mercato e/o nuovi mercati in crescita. Ma da dove iniziare? 

Se la vostra azienda non ha mai aperto i propri confini verso mercati esteri, il processo potrebbe sembrarvi estremamente complicato e impossibile da realizzare. È proprio per questo motivo che nasce SOSExport, agenzia che si occupa dello sviluppo commerciale delle imprese supportandole nella realizzazione del loro progetto di export, Per prima cosa i nostri esperti eseguono un’analisi aziendale e un’analisi di mercato per comprendere quali possono essere i paesi potenzialmente attraenti per un determinato prodotto. Scegliere di vendere del Prosciutto di Parma di qualità negli Emirati Arabi ad esempio, sarebbe solamente uno spreco di tempo e denaro, viste le leggi locali per la limitazione di carne di suino. 

Una volta stabilito il paese in cui si desidera proporre il proprio salume, il nostro team realizzerà per l’azienda tutta la parte di comunicazione e marketing del prodotto che può includere l’ottimizzazione del sito web, l’apertura di pagine social se non ancora presenti, campagne di sponsorizzazione, brochure, cataloghi, traduzione di testi, ecc. Infatti, il prodotto che desideriamo commercializzare all’estero deve essere pronto sotto ogni punto di vista (etichettatura, documentazioni, ecc.), così come l’azienda che lo produce. 

Attraverso le campagne di comunicazione, oltre a far conoscere il prodotto, sarà possibile trovare importatori o distributori interessati ad acquistare il salume. In questa fase, SOSExport metterà in campo personale qualificato e dalle ottime doti comunicative che sarà in grado di condurre una trattativa commerciale e di portarla a termine con successo.  All’interno del team aziendale sono presenti persone madrelingua per evitare qualsiasi incomprensione o eliminare eventuali barriere linguistiche.

Terminata la trattativa commerciale, il prodotto dovrà essere accuratamente preparato, insieme alla documentazione necessaria per scongiurare qualsiasi blocco doganale. Un’azienda che decide di esportare i propri prodotti all’estero deve necessariamente avvalersi anche di trasportatori fidati, da contattare qualora il cliente ne facesse richiesta. Ultimo, ma non per importanza, è necessario un servizio di customer care valido e competente che sia in grado di risolvere qualsiasi eventuale problematica possa nascere con la vendita. 

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