A giugno 2020 per il made in Italy acquistato dai paesi extra-europei si stima un marcato aumento congiunturale, pari al 14,9%. Incremento su base mensile legato soprattutto agli aumenti delle vendite di beni di consumo durevole (+43,3%), seguiti dai beni strumentali (+24,9%) e intermedi (+11,1%). Festeggiamenti ancora prematuri!!! nel secondo trimestre, nonostante i miglioramenti di maggio e giugno, la bilancia dell’export resta comunque ampiamente negativa (-28,1%) a causa del forte calo registrato ad aprile.

Spicca l’Oriente, un dato interessante riguarda Cina, dove i volumi (-3,3%) sono praticamente tornati ai livelli 2019. La Svizzera segna un (+4,7%) nei settori farmaceutica e pelletteria infine il Giappone miglior risultato dei mercati extra-Ue (+8%).