A fine luglio nelle cantine 42 milioni di ettolitri non ancora venduti. La preview di Ismea, Unione italiana vini e Assoenologi evidenzia i rischi del settore

Al momento, e con tutte le precauzioni del caso, quella 2020 si profila come una buona #vendemmia, con un’ottima maturazione delle uve e un andamento climatico senza particolari strappi. Tuttavia, questa anziché essere l’occasione per esorcizzare un anno che finora non ha lesinato disgrazie, rischia di rivelarsi un’ulteriore iattur

Fascia medio alta penalizzata

Anche il settore #vitivinicolo italiano infatti è in sofferenza. La prolungata chiusura del canale horeca, e quindi bar e ristoranti, ha penalizzato le fasce di prodotto di qualità medio alta. Il positivo andamento nel corso del  #lockdown di grande distribuzione ed e-commerce (con vendite che nel primo semestre dell’anno secondo le stime di #Wine Monitor di Nomisma sono aumentate del 9% nella Gdo e di ben il 102% nel canale on line) non è certo riuscito a compensare, soprattutto in valore, il vero e proprio “buco” nella ristorazione. Aggravato poi anche dal quasi azzeramento di enoturismo e vendite dirette, canale che genera in media vendite di vino per oltre 2 miliardi di euro l’anno.

L’export che “tiene”

Sul fronte dell’export che veicola oltre il 50% delle vendite di etichette made in Italy si registra una tenuta anche se molti nel settore ritengono che il dato sia influenzato (qualcuno dice “drogato”) dai massicci acquisti effettuati nei primi mesi nell’anno, in fase pre #Covid-19, dagli importatori statunitensi che temevano un rialzo dei dazi Usa sul #vino italiano (rialzo che in questi giorni potrebbe arrivare sul serio). Per tutti questi motivi sono in molti ad attendersi nei prossimi mesi un rallentamento nelle esportazioni. Un quadro complesso quindi che ha restituito al settore giacenze elevate (al 29 luglio nelle cantine italiane erano presenti 42 milioni di ettolitri) ai quali potrebbero dopo l’estate aggiungersi altri 45-50 milioni di ettolitri della nuova vendemmia trasformando così anche gli entusiasmi dei più ottimisti in forti preoccupazioni per un probabile crollo delle quotazioni dei vini. È un po’ questo il senso dell’allarme lanciato da Ismea, Unione italiana vini e Assoenologi che nella loro preview sulla vendemmia 2020 solleveranno proprio il tema dei listini a rischio e del clima di scarsa fiducia che serpeggia tra i viticoltori.

FONTE: Ilsole24ore