La Nota mensile sull’andamento dell’economia: a luglio primi segnali di recupero anche per l’occupazione accompagnati da una intensificazione della ripresa delle ore lavorate pro cap

 

La caduta del Pil italiano del secondo trimestre è associata a estesi segnali di ripresa emersi, da maggio, per la produzione industriale e da giugno per i nuovi ordinativi della manifat-tura e per le esportazioni che hanno riportato forti incrementi sia verso i mercati Ue sia verso quelli extra-Ue, interessando tutte le principali categorie di beni. È quanto ha messo in evidenza l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. A luglio, si sono registrati i primi segnali di recupero anche per l’occupazione accompagnati da una intensificazione della ripresa delle ore lavorate pro capite.

A luglio segnali di recupero dell’occupazione

A luglio, si legge nel report dell’Istat, sembrano emergere segnali di recupero dell’occupazione insieme al proseguimento della ricomposizione tra disoccupazione e inattività. Dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione è cresciuta di 85mila unità rispetto a giugno (+0,4%), con un significativo miglioramento dell’occupazione femminile (+80mila) e, dal punto di vista delle tipologie occupazionali, dei dipendenti (+145mila, +0,8%). Contestualmente, è cresciuto il numero di persone alla ricerca di lavoro (+134mila) mentre si è ridotto quello degli inattivi (-224mila). E’ proseguita la fase di recupero dell’intensità lavorativa degli occupati: il numero di ore pro capite effettivamente lavorate è stato pari a 33,1 ore, un livello di sole 1,2 ore inferiore a quello registrato a luglio 2019. Per i dipendenti il gap rispetto all’anno precedente è ancora più ridotto (-0,8 ore).

Fonte: Il sole24ore