Mercato aperto a Dubai per le imprese italiane. Il Paese emiratino ha infatti accelerato il suo cammino verso l’integrazione imprenditoriale implementando le opportunità di investimento nel settore manifatturiero e accelerando verso la digitalizzazione.

Nello scorso mese di febbraio – secondo il Registro nazionale economico (NER) degli Emirati Arabi Uniti (UAE) – il numero totale di imprese operanti nelle free zone (aree aperte alle opportunità di business estero) è cresciuto del 4,4% a circa 60.600, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
La crescita riflette i piani di continuità e ripristino di emergenza adottati dall’UAE per attirare le imprese e lavorare in tutta la Nazione dopo il rallentamento dell’economia globale innescato dal COVID-19 a partire dal secondo trimestre del 2020. Secondo i dati del NER, le aziende che operano nelle free zone degli Emirati Arabi Uniti rappresentano oltre l’8 per cento del numero totale di società registrate negli Emirati Arabi Uniti la maggior parte delle quali ha sede ad Abu Dhabi e Dubai.

Ci sono oltre 44 zone franche negli Emirati Arabi Uniti e sono progettate per attirare investimenti stranieri con processi di avvio più facili, procedure di lavoro e immigrazione, la possibilità di acquisire proprietà al 100% aperte alle altre nazionalità, insieme ad altri incentivi.    Gli Emirati Arabi Uniti hanno, inoltre, annunciato un programma che punta ad aumentare la produzione economica manifatturiera del Paese a 300 miliardi di dirham (oltre 80 miliardi di dollari), più del doppio dei livelli attuali. La strategia prevede la creazione di 13.500 nuove imprese industriali e 57 miliardi di dirham di investimenti in ricerca e sviluppo.

    L’obiettivo è creare posti di lavoro, stimolare l’innovazione, aumentare la competitività e costruire la resilienza strategica aumentando la capacità produttiva interna della nazione.
Nell’ambito della strategia industriale  i prodotti fabbricati negli Emirati Arabi Uniti ricadranno sotto una identità di marca industriale unificata che mira a creare un senso di orgoglio nei prodotti di produzione locale, così che l’etichetta Made in UAE su un prodotto motivi le persone di tutto il mondo ad acquistarlo grazie alla sua qualità superiore. Questo è un altro aspetto importante della spinta generale per rendere la base manifatturiera del Paese più competitiva possibile sulla scena globale. (ANSA).