Sul totale di export italiano di automobili, nel 2018-2019 i veicoli elettrici e ibridi rappresentavano meno dell’1%.

Oggi rappresentano più del 10%” su un totale di 10 miliardi di euro nel 2020. E “la prospettiva è quella di crescere progressivamente, e accompagnare un’evoluzione che deve essere necessariamente una evoluzione progressiva”. Lo ha dichiarato il presidente dell’agenzia Ice, Carlo Ferro, a margine dell’Innovation Talk “Connected cars and Sustainable mobility” organizzato dall’agenzia Ice al Padiglione Italia di Expo Dubai.

Durante l’evento, un panel di esperti e imprenditori si è confrontato sulle più recenti innovazioni nei settori della propulsione elettrica e a idrogeno, accumulatori di potenza, infrastrutture, auto connesse. All’evento sono intervenuti Livia Cevolini, ceo di Energica Motor Company S.p.A; Alfonso Fuggetta, ceo di Cefriel; Alberto Litta Modignani, vicepresidente Hydrogen di Nextchem ed Elisa Vannini, ricercatrice del Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano; Andrew DeFrancesca di Ekar e Nuzhat Naweed di Cafu.

Dal dibattito, è emersa “la complessità di questa sfida”, ha sottolineato Ferro, evidenziando che per una evoluzione verso la mobilità sostenibile e connessa “ci vuole tempo, e bisogna dare alle imprese e al capitale umano il tempo per riadeguarsi”.
Questo perché la sfida “si articola in stage tecnologicamente diversi nella catena del valore, dai componenti all’hardware alla cybersecurity, agli aspetti dell’elettronica e del futuro della propulsione elettrica”. In ogni caso, il secondo aspetto emerso dal dibattito “è che l’industria italiana è posizionata molto bene”. (ANSA)