Il brevetto europeo con effetto unitario (“brevetto unitario”) sarà rilasciato dall’Ufficio Europeo dei brevetti (EPO) e consentirà, attraverso il pagamento di una unica tassa di rinnovo direttamente all’EPO, di ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 25 paesi UE aderenti all’iniziativa: Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Malta, Cipro, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Portogallo, Austria, Romania, Bulgaria, Ungheria, Irlanda.

Il brevetto unitario non si sostituirà ma semplicemente si affiancherà alla tutela brevettuale oggi esistente a livello nazionale (in Italia presso l’UIBM) e a livello europeo (presso l’EPO). Esso sarà operativo solo dopo l’entrata in vigore dell’Accordo internazionale sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB).

Anche se i predetti 25 Stati membri UE partecipano attualmente al regime del brevetto unitario, inizialmente i  brevetti unitari concessi dall’EPO non copriranno il territorio di tutti i  25 Paesi, perché alcuni di essi non hanno ancora ratificato l’Accordo TUB. Di conseguenza, ci saranno nel tempo diverse generazioni di brevetti unitari con una diversa copertura territoriale (collegata al numero delle ratifiche dell’Accordo TUB), che resterà invariabile per tutta la durata del brevetto (massimo 20 anni). Al momento del suo lancio, il brevetto unitario coprirà  pertanto solo 17 Paesi UE ( per visualizzare la mappa dei paesi UE  coinvolti visitare il sito EPO: https://www.epo.org/law-practice/unitary/unitary-patent.html).

Finora hanno depositato lo strumento di ratifica dell’Accordo TUB 16 Paesi UE , tra cui l’Italia, che da tempo ha completato gli adempimenti di natura giuridica  per l’adesione al TUB e al sistema del brevetto unitario e che ha designato Milano ad ospitare la sede locale del TUB in Italia.

  • Legge 3 novembre 2016, n. 214 Ratifica ed esecuzione dell’Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, con Allegati, fatto a Bruxelles il 19 febbraio 2013;
  • Legge 4 dicembre 2017 n. 201 Ratifica ed esecuzione del Protocollo sui privilegi e le immunità del tribunale unificato dei brevetti, fatto a Bruxelles il 29 giugno 2016;
  • Lgs. 19 febbraio 2019 n. 18, che introduce modifiche al Codice della Proprietà Industriale (Dlgs 30/2005) collegate al pacchetto sul brevetto unitario;

Il Protocollo di Applicazione Provvisoria dell’Accordo TUB è entrato in vigore il 19 gennaio u.s. con il deposito dello strumento di ratifica da parte dell’Austria, tredicesimo Paese UE a ratificare. A partire da questa data il TUB ha personalità giuridica.

https://www.consilium.europa.eu/it/documents-publications/treaties-agreements/agreement/?id=2015056 
https://www.unified-patent-court.org/news/austria-closes-loop-protocol-provisional-application-upc-agreement-has-entered-force 
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/STATEMENT_22_426

La fase di applicazione provvisoria durerà circa 8 mesi per consentire la selezione, la contrattualizzazione e la formazione dei giudici togati e tecnici del TUB, nonché per rendere operative le divisioni centrali, regionali e locali del nuovo Tribunale. 

Solo al termine di questa fase la Germania depositerà lo strumento di ratifica dell’Accordo TUB per consentire l’entrata in vigore dell’Accordo.

Pertanto, al momento si stima che il nuovo sistema brevettuale unitario potrà essere operativo a inizio 2023.

In particolare si segnala che L’EPO darà priorità nei prossimi mesi all’aggiornamento delle informazioni online e alle attività formative sul tema. Ai titolari di domande di brevetto europeo interessati al rilascio del titolo unitario sarà consentito, alternativamente, sia di ritardare la concessione del brevetto fino all’entrata in vigore del TUB, sia di trasmettere in anticipo all’EPO una domanda di effetto unitario, attraverso una nuova procedura che sarà operativa a partire dal giorno del deposito della ratifica dell’Accordo TUB da parte della Germania.