Le vendite oltre confine nei primi sette mesi 2022 superano del 42% quelle dello stesso periodo 2019. Il traino arriva da Usa, Svizzera ed Emirati. A livello globale il settore sta crescendo e secondo Altagamma Consensus nel 2023 salirà dell’8%

Nel 2023 saranno passati settant’anni da quando Marilyn Monroe stregò il mondo cantando Diamonds are a girl’s best friend nel film «Gli uomini preferiscono le bionde» (1953) e la frase in questione – i diamanti sono i migliori amici delle donne – non potrebbe essere più vera. Allargata a un range decisamente più ampio di preziosi: i gioielli in generale.Vuoi per una maggiore propensione a scegliere prodotti che, oltre che belli, siano anche un buon investimento in un momento di incertezza economica globale; vuoi per la trasformazione sociale che negli anni ha reso le donne economicamente indipendenti e liberato un potenziale enorme di amanti del lusso che acquistano prodotti per sé, senza attendere che qualcuno glieli regali.

Mercato globale in crescita

Secondo le recenti stime pubblicate nell’Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor, nel 2022 la gioielleria registrerà vendite per circa 28 miliardi di euro, in salita del 23-25% sul 2021 ma soprattutto con un +36/38% sul periodo pre-pandemia. Merito di un appetito che le analiste di Bain hanno definito «impareggiabile» rispetto ad altre categorie di beni personali di lusso, ma anche agli sforzi e agli investimenti fatti dai marchi di gioielleria. Il report fotografa una crescita «solida» per il segmento fashion jewelry, ma evidenzia come la performance migliore – e più trasversale a livello geografico – sia quella dei pezzi iper lussuosi e di quelli iconici. L’Altagamma Consensus prevede che nel 2023 il settore gioielleria sia tra quelli che performeranno meglio, mettendo a segno una crescita delle vendite dell’8% , seconda solo alla pelletteria. Merito del fatto che i preziosi, come già detto, sono beni rifugio. Ma anche perché in questo momento ci sia un diffuso desiderio di pezzi unici, iconici, ricercati.