Nel 2021 il valore delle esportazioni di componenti automotive dall’Italia è stato pari a 21,7 miliardi di euro, in aumento del 15,4% rispetto al 2020 (quando era stato di 18,8 miliardi).

Negli anni pre-Covid il comparto della componentistica auto aveva vissuto un periodo di crescita, culminato nel 2018, con esportazioni pari a 22,5 miliardi di euro. Dopo una flessione nel 2020, per l’export della componentistica italiana si è registrata un’inversione di tendenza e un riallineamento quasi ai livelli pre-pandemia, con una crescita dell’8,5% rispetto al 2016 (quando era stato pari a 20 miliardi).

Queste informazioni derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec, sulla base di un’analisi dell’area studi e statistiche di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) su dati Istat.
    Nei primi dieci mesi del 2022 il comparto della componentistica automotive italiana ha generato un saldo positivo tra esportazioni e importazioni, la cosiddetta bilancia commerciale, pari a 4,2 miliardi di euro. I maggiori valori hanno riguardato le esportazioni di parti meccaniche (13,4 miliardi di euro), seguite da motori (3,3 miliardi), componenti elettriche (1,7 miliardi) e gomma (947 milioni). La principale destinazione per l’export della componentistica automotive italiana è l’Europa (per il 77% sul totale), seguita dal Nord America (10,5%). (ANSA)