I dati della Camera di Commercio dell’area Forlì-Cesena e Rimini

I dati riferiti all’anno 2022, per quanto riguarda l’export nell’area Romagna- Forlì-Cesena e Rimini, registrano, secondo l’Ufficio studi della Camera di commercio della Romagna, un incremento sostenuto dalla ripresa della domanda estera; aumento che, tuttavia, risulta essere inferiore alla variazione regionale e nazionale.

L’inflazione elevata, da un lato, e il sensibile deprezzamento dell’euro, dall’altro, hanno giocato un ruolo importante nell’aumento del valore delle esportazioni.

La svalutazione dell’euro, però, ha avuto forti ripercussioni negative sulle importazioni, cresciute, in termini percentuali, il doppio rispetto alle esportazioni. Nel 2022 le esportazioni nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) risultano pari a 7.550 milioni di euro, con un incremento del 13,2% rispetto all’anno precedente, inferiore alla variazione regionale (+14,6%) e a quella nazionale (+20,0%).


    Le relative importazioni ammontano a 4.116 milioni di euro, con una crescita annua del 26,6%. Positivo il saldo commerciale fatto registrare nel 2022: +3.434 milioni di euro (+0,4% rispetto al saldo 2021).


    In aumento le esportazioni dei principali prodotti: +7,2% i macchinari e gli apparecchi meccanici (20,4% del totale), +7,3% i prodotti tessili, dell’abbigliamento e delle calzature (13,0%), +35,3% i mezzi di trasporto (10,8%), di cui +35,7% le navi e imbarcazioni (9,5%), +7,2% i prodotti in metallo (10,4%), +22,3% i prodotti alimentari e le bevande (8,4%), +6,6% gli apparecchi elettrici (6,8%), +18,5% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,8%), +8,1% i mobili (5,8%), +3,5% i prodotti dell’agricoltura (5,7%) e +4,3% gli articoli sportivi (4,1%).


    I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano la Francia (12,0% del totale), gli Stati Uniti (11,9%), la Germania (10,2%), il Regno Unito (6,1%), la Spagna (4,6%), la Polonia (3,9%) e i Paesi Bassi (3,2%), tutti in crescita; Stati Uniti e Regno Unito registrano le maggiori variazioni annue (rispettivamente, +36,4% e +35,1%). (ANSA).